La Bottega
A pochi metri dal ristorante lo storico negozio dei fratelli Brassea, eccellenza nel settore dei salumi e dei formaggi da oltre quarant’anni, diventa la Bottega dei Tre Re.
I prodotti della tradizione enogastronomica italiana, in particolare quelli del territorio piemontese, sono i protagonisti indiscussi, con un occhio di riguardo ai prodotti semplici ma unici per artigianalità e qualità.
Tre Re Castellamonte
“Cent ans! C’est de l’histoire” , come recita un famoso detto francese.
“Cento anni sono già storia!”.
Un secolo per un’azienda, specie di questo genere,è un traguardo di tutto rispetto del quale siamo tutti orgogliosi.
Quando la mia indimenticabile nonna paterna, Teresa Vallotti Demarchi, dovette lasciare l’antica trattoria del Borghetto, abbattuta per l’allargamento di piazza e strada, e acquistò alla fine del 1915 il vecchio e malandato Albergo dei Tre Re, sulla medesima piazza, nessuno ne avrebbe potuto immaginare il brillante avvenire, attraverso due guerre mondiali.
Il figlio Ferruccio, mio padre, ne prese ben presto le redini e, con tenacia e lungimiranza, lo portò a livelli impensabili con l’ausilio di mamma Laura. Poi arrivammo noi, tre figli: Carlo, Vincenzo e Luciano. Dopo gli studi, a riprese diverse, entrammo anche noi in azienda.
La clientela si stava raffinando e diventava a poco a poco internazionale, anche per merito della Olivetti dell’Ing. Adriano e di numerose aziende meccaniche canavesane. Il lavoro ci dava grandi soddisfazioni e si venne quasi a creare un mito dei Tre Re. Era straordinario vedere in casa tante celebrità della politica, dell’industria, della finanza, dello spettacolo, dello sport, provenienti da ogni parte del mondo. Chi leggerà questo libro non finirà di stupirsi scorrendovi i nomi citati, tenendo anche conto del fatto che Castellamonte non è su una strada di grande comunicazione, né è un centro di grande interesse turistico.
Vincenzo ed io ci sposammo con Marisa e Aida e tutta la famiglia si impegnò al massimo con la collaborazione di una ventina di dipendenti fissi. Le domeniche con 500 coperti alla gran carta erano la regola, così come i 150 coperti giornalieri.
Alla nuova proprietà e all’attuale gestione con tutto lo staff va il nostro affetto e l’augurio più fervido affinché il Ristorante Tre Re mantenga viva una tradizione che non può essere lasciata cadere perché reca con sé una storia gloriosa e, come stiamo vedendo, centenaria.
Alla clientela antica e presente un grazie con tutto il cuore da tutti noi, passati e attuali, poiché da essa è dipeso e dipenderà il successo di questo nome.
A Dio piacendo ci rivedremo tutti insieme per il prossimo centenario.
Carlo Demarchi